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SINTESI DI RICERCA

Un  brevetto che ha cambiato la storia della coltura artificiale è quello del Sistema di coltura idroponica. Brevetto N° US20110067301A1 registrato il 30 agosto 2010 e inventato da Mark Demitchell e Michael Tarzian. Un sistema idroponico utile per fornire una soluzione nutritiva a flusso continuo alle radici di una pluralità di piante. La coltura artificiale viene tradotta in inglese come ‘’artificial colture’’, in francese ‘’culture artificielle’’ e in spagnolo ‘’cultura artificial’’. Vari  Quotidiani trattano della coltura artificiale descrivendone le potenzialità e le possibilità di essere sfruttate all'interno di abitazioni private. Questo è anche soggetto di numerose  istruzioni che spiegano come realizzare un sistema di coltura artificiale in maniera indipendente e quali vantaggi porta a livello generale. La coltura artificiale è composta da diversi sistemi  di coltura senza suolo o fuori suolo. Questi sono realizzati attraverso diversi componenti e materiali. Le tipolo

GRAFICI

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Un grafico molto importante riguarda il 'Terreno coltivabile per persona'. Gli esseri umani stanno distruggendo il suolo ad un tasso  di  12 milioni  di  ettari all'anno e stiamo compensando distruggendo foreste e terre umide ad un tasso paragonabile. Ma tutta  questa  distruzione del mondo naturale ci permette  di  tenere il passo  di   una popolazione umana sempre crescente? Ecco i grafici  di  popolazione umana e terreno coltivabile mondiale. Ho messo insieme la traccia del terreno coltivabile aggiungendo il delta della EUS dal 1991 al 1992 (229.924.500 ettari) a tutti i valori precedenti il 1991, il  che  da  una  curva tollerabilmente dolce. (Facendo l'analisi coi soli dati dal 1992 in avanti il risultato non cambia  di  molto).   Con questi due insiemi  di  dati è facile calcolare il terreno coltivabile pro capite. Questo grafico chiarisce  che  il terreno coltivabile pro capite sta monotonicamente diminuendo. Il declino non è lineare;  di  fatto è quasi

MODELLI

Diversi sono i modelli/sistemi della coltura artificiale. Per questo motivo la scelta del sistema di coltivazione più adatto deve tenere in considerazione lo spazio dove sarà costruito, le infrastrutture disponibili (muri, recinzioni, ecc.), i materiali da utilizzare, la disponibilità economica di investimento e, non meno importante, lo scopo principale della coltivazione (produttiva, estetica, ricreativa, terapeutica, ecc.). Alcuni dei sistemi che verranno di seguito descritti potranno risultare più efficienti per la coltivazione in comunità, mentre altri saranno più adatti per uso individuale o domestico. Come regola generale, quando si inizia una coltivazione fuori suolo, è consigliabile scegliere tra diverse tipologie possibili al fine di individuare i sistemi che meglio possano adattarsi al clima, eventualmente anche valutando l’applicabilità di soluzioni innovative costruite con i materiali che si hanno a disposizione. I sistemi fuori suolo semplificati possono essere divisi in d

ICONE

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Essendo la coltura artificiale una coltura a molti ancora sconosciuta, un ruolo fondamentale viene ricoperto dai grafici che attraverso un'iconografia/simbologia, intuitiva e colorata, diffondono l'informazione. Nel web circolano molte icone riguardanti i vari tipi di sistemi. Tra queste sono state prese ad esempio tre diversi tipi di grafiche, isometriche, dirette-informative, iconiche.

UTILIZZATORI

La vera e propria rivoluzione con cui è salita alla ribalta la coltura artificiale riguarda gli utilizzatori. Infatti questi ''nuovi'' metodi, diffusi in grande scala nel mondo negli ultimi decenni, permettono a tutti di realizzare un proprio orto, piccolo o grande che sia. Le principali motivazioni di questa svolta sono: - il Controllo sulla nutrizione - il Risparmio di acqua - il Risparmio di concime - la Crescita più sana e più veloce che riduce il bisogno di pesticidi - l'inutilizzo di diserbanti - l'Ampia disponibilità di biomassa vegetale - la coltivazione in condizioni estreme - la crescita vegetativa della pianta madre Questi sono la maggior parte dei motivi che sono riusciti a rendere accessibile in qualunque stagione e in qualunque momento la coltivazione, agevolando il lavoro, sia dal punto di vista pratico sia  a livello di tempistica, a tutti quelli che vorrebbero cimentarsi nella piantagione.

LUOGHI

Da quando la tecnologia idroponica ha gradualmente preso piede sono stati aperti nuovi grow shop in tutti i paesi. Interessante è come questi tipi di sistema abbiano reso accessibile la coltura in tutti i luoghi non tenendo conto minimamente delle diverse regioni climatiche. Curioso è la trasposizione della coltura all'interno delle case. I primi ad adottare l’idroponica indoor sono stati i paesi del Nord Europa, seguiti da Francia, Spagna, Italia e Portogallo, tutti spinti dalla gratificazione e dal compiacimento che procura consumare ciò che si è prodotto da soli. Adesso è il turno dei paesi dell’Est. L’introduzione dell’idroponica a fini non commerciali ha permesso l’ampia diffusione di questa tecnica per usi domestici, dalle colture fai-da-te di erbe, sia aromatiche che medicinali, alle colture floreali. In tempi più recenti ha iniziato ad affermarsi anche una nuova tendenza piuttosto affascinante: l’integrazione dell’idro - ponica nel mondo dell’architettura e del design al fi

ILLUSTRAZIONI ABBECEDARIO

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Illustrazione Abbecedario: Adattabilità Coltura Durevole Ecosostenibile Filtrazione Giardino HIgh-Tech Installazione Luce Sistemi Umidità Vetrini